IL PRIMO “DIRIGIBILE” ITALIANO al “MUSEO “BONFANTI-VIMAR”

13 dicembre 2011

Il  Co. Almerico da Schio (Costozza – VI) 1835 — Vicenza 1930) fu una figura di gran rilievo nel campo scientifico.

Laureato in giurisprudenza a Padova nel 1860, preferì dedicarsi ai suoi studi preferiti  di astronomia, metereologia ed aeronautica, anche se quest’ultima  finì con l’assorbire  tutte le sue energie e capitali. Nel 1884 conobbe il prof. Pasquale Cordenons, assieme al quale iniziò la progettazione  della prima aeronave italiana.

Venuto a mancare il Cordenons, proseguì per qualche tempo i lavori con il fratello di  questi, per continuare  alla fine da solo. Nel 1902 costruì ed attrezzò un apposito cantiere alla periferia di Schio (VI) dove dette inizio alla costruzione della sua aeronave, cui dette il nome di “Italia”, il mezzo più evoluto sino ad allora concepito  al quale applicò alettoni e piani regolabili per poter guidare nella direzione voluta dal pilota questa grande macchina volante,  che appunto cambiò da allora il nome d aeronave in dirigibile.

Molto travagliata fu la scelta del motore, che fece perdere addirittura anni. Era necessario   un propulsore leggero e potente, come sulla carta prometteva inizialmente di essere il motore da 12 HP del prof. Cordenons. Venne per questo costituita nel 1888 la “Società Vicentina per l’esperimento del motore leggero Cordenons”, ma subito emersero difficoltà per la sua costruzione, all ‘epoca tutt’altro che semplice. Solo nel 1882 infatti il veronese prof. Enrico Bernardi brevettò il primo motore al mondo funzionante a benzina, tre mesi prima di Benz e un anno e mezzo prima di Daimler. Eravamo all’alba dell’era motoristica. Furono così interpellate alcune aziende, che per vari motivi non accettarono l’incarico  cosa che invece fece la ditta De Morsier di Bologna che costruì un primo prototipo ad un  cilindro per le necessarie sperimentazioni, ma che chiuse per fallimento già nel 1891. Recuperato il prototipo, il Co. da Schio e l’ing. Cordenons trattarono con lo stabilimento Carrera di Torino, che effettivamente completò alcuni particolari mancanti. A quel punto entrò in scena Ernesto Czar di Padova, che si impegnò nel completamento definitivo del motore, ma ancora una volta si perse tempo inutilmente.

Nel 1897 si presero contatti anche con l’ing. Faccioli, serio professionista che poco dopo sarebbe stato progettista di vaglia alla Fiat, ma non si approdò a nulla pei motivi estranei al Faccioli.

Finalmente nel 1901, dopo quindici anni di esperimenti e delusioni, Almerico da Schio  ordinò alla ditta francese Buchet un già collaudato motore a due cilindri,  12 HP di potenza e80 Kg. di peso. Esattamente quello che ci voleva.

Il 17 giugno 1905 si effettuò il primo volo di prova partendo dai prati della fattoria Caussa, alla periferia di Schio, dove il dirigibile Italia era ricoverato in enorme hangar appositamente costruito.

Questo dinosauro del cielo, lungo ben39 metri con una circonferenza  di 25, aveva  un  volume di oltre1.200 metri cubi.

Sotto vi era appesa una navicella che conteneva motore, pilota e tre passeggeri,  i vari comandi di motore ed alettoni. A fine giugno ed il 1° 10 luglio il dirigibile Italia con il Co. Almerico da Schio ai  comandi volò ancora alla presenza della Regina d’Italia,  venuta appositamente per ammirare questa meraviglia tecnologica. Il Co. da Schio era però convinto che il futuro sarebbe stato dell’aeroplano (i Wright  avevano spiccato il primo volo solo nel  dicembre del 1903 percorrendo appena265 metri), quando fosse stato disponibile un motore sufficientemente leggero e potente.

Comunque sia il Co. da Schio ebbe  merito di aver fatto volare sui cieli veneti il  primo mezzo volante italiano, applicando primo al mondo-alettoni direzionali. Per dirla alla Leonardo Da Vinci, uno che il volo lo aveva sempre sognato “Piglierà il primo volo il  grande uccello, riempiendo l’universo di stupore………. e gloria eterna al nido ove nacque”.

Un modello perfetto, in scala uno a dieci, lungo cioè tre metri e novanta centimetri,  è esposto al Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” nel contesto della mostra “Galleria del Motorismo Mobilità e Ingegno Veneto -Giannino Marzotto”, con accanto disegni e documenti oltre al motore originale che la Famiglia ha affidato al museo bassanese. Tutto questo è anche descritto con dovizia di particolari nella “Enciclopedia del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto”, frutto di trent’anni di ricerche del “Bonfanti-Vimar” ed edito grazie alCircolo VenetoAutomoto d’Epoca “Gigi Bonfanti”, opera che sarà presentata  al Museo Civico di Bassano, mercoledì 14 dicembre ore17.00 inSala Chilesotti, alla   presenza di autorità di alcuni protagonisti o discendenti di questa lunghissime storia veneta fatta di primati, eccellenze, inventori, genialità e coraggio, che svelerà la vera origine del fenomeno del Nord Est, locomotiva d’Europa.

UN TRENO, UNA VALIGIA, RICORDI E POESIE

4 novembre 2011

SABATO 3 DICEMBRE ORE 17,30 il  “BONFANTI-VIMAR” propone, con  ingresso gratuito a tutti, la rappresentazione di “UN TRENO, UNA VALIGIA, RICORDI E POESIE” reading dal libro  “VIAGGI DIVERSI” di Giovanni Rattini. Un piccolo spettacolo allestito nel contesto della attuale mostra “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto-Giannino Marzotto”, in collaborazione con gli attori Eros Zecchini e Mario Dalla Fina e il cantastorie Ezio Pesavento Squinz, dove si racconteranno le storie di alcune persone che hanno lasciato traccia delle loro emozioni provate nei pressi o a bordo del treno che collegava Piovene Rocchette con Asiago.

 

La mattina del 10 febbraio 1910 nonostante gli inconvenienti dovuti all’abbondante nevicata della notte, la linea ferroviaria a scartamento ridotto che avrebbe collegato Piovene Rocchette con Asiago venne finalmente aperta al traffico passeggeri e merci. L’inaugurazione ufficiale sarebbe arrivata sei mesi più tardi, il 4 agosto, ma ormai l’attesa soprattutto da parte degli abitanti dell’Altopiano poteva dirsi conclusa. Erano infatti passati più di vent’anni da quando nel 1882 aveva cominciato a circolare l’idea dell’industriale Alessandro Rossi, titolare dell’omonimo lanificio, di una linea ferroviaria che potesse collegare la pianura con la terra dei suoi avi.

 

Tra i tanti contributi, accanto agli scritti di Mario Rigoni Stern e Goffredo Parise, ci sono quelli di poeti per lo più sconosciuti che, grazie a quanto messo nero su bianco, hanno potuto fermare nel tempo le loro emozioni. Ciò che è uscito dalle loro penne, senza questo libro probabilmente sarebbe andato irrimediabilmente perduto.

 

In sottofondo il rumore del treno sarà la colonna sonora di questo viaggio “di Versi”.

Si parte con una vecchia valigia di cartone piena di simboli attraverso i quali identificare i protagonisti del libro e il viaggio termina quando la valigia torna ad essere vuota, ma ormai ha lasciato dietro di sè i ricordi più importanti.

Ezio Pesavento ha trovato il modo di inserire nello spettacolo alcune canzoni (l’Albaro e La Vaca Mora) tratte dal cd che ha da poco pubblicato.

Il titolo del libro “Viaggi diVersi” è un po’ un gioco di parole; erano quelli viaggi diversi, ma sono anche viaggi di versi, per lo più poesie che appassionati quanto improvvisati poeti hanno voluto dedicare a quell’indimenticabile treno.

 

 

 

 

 

 

Il Museo Bonfanti – Vimar a Eccellenza Nazionale

26 ottobre 2011

Siamo stati ospiti nel corso della puntata del 23 ottobre di “Eccellenza Nazionale” di RTL 102.5; è stata una ulteriore occasione per farci conoscere al di fuori del nostro territorio e per ricordare a tutti che al Museo dell’Automobile “Bonfanti-Vimar” è stato assegnato il TROFEO DI MIGLIOR MUSEO EUROPEO DELLA MOTORIZZAZIONE nel 1999, 2000, 2001 e 2004 e 2007″.
I conduttori Max Viggiani e Barbara Sala hanno posto delle domande al nostro presidente Nino Balestra che ha risposto a tutte le curiosità che i simpatici Max e Barbara gli hanno posto. Tra le domande poste citiamo:

  • Che cosa possiamo vedere in questo bellissimo museo?
  • Nel particolare, troviamo delle automobili, delle curiosità o delle particolarità?
  • Che auto si possono vedere: la più antica, piuttosto che la più bella, la più curiosa?
  • Cercando un pò su internet ho letto una cosa che mi ha incuriosito: legato al vostro museo c’è anche un corso per riparare auto d’epoca?
  • Per riparare le auto d’epoca immagino che sarà molto difficile trovare i pezzi di ricambio, stiamo parlando di macchine vecchissime…
  • Le auto che avete esposto, funzionano ancora?

A voi il piacere di vedere il video del radio-incontro con le risposte del Presidente.

Il video della presentazione dell’Enciclopedia del Motorismo

25 ottobre 2011

Ecco il video della presentazione in Regione della “Enciclopedia del motorismo, mobilità e ingegno veneto” promossa dal Cvae, Circolo automoto d’epoca.
Hanno presentato il volume Nino Balestra, ideatore dell’enciclopedia, e Carlo Alberto Gabellieri che hanno donato una copia del volume di 350 pagine all’assessore Marino Finozzi, al presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, e al sindaco di Bassano Stefano Cimatti.
Alla presentazione ha partecipato anche Miky Biasion, due volte campione del mondo rally, che è stato un grande interprete dello sport dell’automobile che la nostra terra ha concepito e donato a tutto il mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=iDZrOT43ilY

 

Vintagemania a Bassano del Grappa

18 ottobre 2011

Il Museo dell’automobile Bonfanti-Vimar è partner di “Vintage Mania“, la mostra mercato del vintage, che si svolgerà, nella sua seconda edizione, a Bassano del Grappa nella prestigiosa cornice di Villa Giusti del Giardino dal 29 ottobre al 1 novembre 2011.
Alla manifestazione un gruppo di selezionati espositori proporranno le creazioni del passato, con un occhio di riguardo per la moda e gli accessori moda.
La cornice sarà la villa stessa con le sue antiche stanze di architettura veneta del ’600 ed il suo meraviglioso parco, famoso ed apprezzato per le splendide piante secolari in un percorso fatto apposta per ammirare ed acquistare gli oggetti vintage dal fascino senza tempo.
La collaborazione di Angelo Caroli, autentico guru del vintage, assicurerà il successo di “Vintage Mania” al pari delle più importanti fiere vintage in Italia con cui ha collaborato.
L’evento, che si terrà anche in caso di maltempo, osserverà il seguente orario:
29 ottobre dalle 15.00 alle 22.00
30-31 ottobre e 1 novembre dalle ore 10.00 alle 19.00
Ingresso adulti 3€ – minori di 14 anni gratis

La passione motori ora è diventata un’enciclopedia

13 ottobre 2011

Si parla di noi in un articolo su Il Giornale di Vicenza del 13 ottobre 2011 a firma di Roberto Cristiano Baggio dal titolo: “La passione motori ora è diventata un’enciclopedia”.
Ecco le prime righe estratte dall’articolo in questione:

Una “Enciclopedia del motorismo, mobilità e ingegno veneto”: promossa dal Cvae, Circolo automoto d’epoca, è stata presentata ieri in Regione. Nino Balestra, ideatore dell’opera assieme a Carlo Alberto Gabellieri, ha donato il volume – raccoglie oltre mille voci distribuite in 350 pagine – all’assessore Marino Finozzi, al presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, e al sindaco di Bassano Stefano Cimatti. Presente anche Miky Biasion, due volte campione del mondo rally, uno dei più grandi interpreti dello sport del volante che la nostra terra ha donato al mondo.

http://www.youtube.com/watch?v=iDZrOT43ilY

SI …..VOLARE AL “MUSEO DELL’ AUTOMOBILE “BONFANTI

6 ottobre 2011

Il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, autore della citazione: “…il futuro è di chi ha una storia da raccontare” con  la prestigiosa rassegna “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto”, di storie ne racconta diverse,  tutte comunque storicamente documentate e di rilievo. Una, in particolare riguarda un temerario aviatore nato a Thiene nel 1895. Arturo Ferrarin: Valoroso pilota da caccia della prima guerra mondiale, prese parte al raid Roma – Tokio, la sua impresa più nota, con un vecchio SVA  assieme al motorista Gino Cappannini. 18.000 km. a tappe con difficoltà inenarrabili, per complessive 109 ore di volo.

La partenza avvenne il 14 febbraio 1920 dall’aeroporto romano di Centocelle assieme ad un altro SVA pilotato da Guido Masiero, mentre altri piloti erano partiti prima.

Smirne, Bagdad, karachi, Delhi, Calcutta, Bangkok, Canton, Shangai, Pekino, Osaka, sono solo alcune delle tappe che  portarono  Arturo Ferrarin a Tokio dove giunse il 31 maggio alle ore dieci.

Masiero era fuori gara per avere percorso un tratto in nave, gli altri piloti tutti ritirati.

Ferrarin venne accolto da trionfatore e paragonato a Marco Polo: il primo giunto in Cina via terra ed il primo arrivato in volo, entrambi veneti.

Nel 1928 con un idrovolante Savoia – Marchetti S.64 conquistò il primato mondiale di durata ed il primato di distanza senza scalo da Roma a Touros (Brasile) percorrendo in 49 ore e 19 minuti7188 km.

Morirà nel 1941 collaudando un velivolo sperimentale all’aeroporto di Guidonia.

Un boeing 767 dell’Alitalia porta oggi sulla carlinga il nome Arturo Ferrarin.

Per quando esposto al “Bonfanti-VIMAR”, elica, strumenti, lettere, ritratto ecc. di Arturo, si ringrazia la Famiglia Ferrarin nello specifico i Signori, Mario,Robertoe Carlo Ferrarin che hanno gentilmente messo a disposizione questi cimeli originali.

 

 

Corso per restauratori al Museo “Bonfanti-VIMAR”

6 settembre 2011

 

Il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” accoglie le nuove iscrizioni per coloro che vorranno  partecipare al “corso per restauratori di auto e moto d’epoca”, che partirà sabato 1  ottobre. Il percorso formativo, di 36 ore totali si svolgerà per 5 sabato consecutivi, nella sede del “Bonfanti-VIMAR”  nel  contesto dell’attuale rassegna “Galleria del Motorismo, Mobilità, Ingegno Veneto”, una finestra di storia, invenzioni, tecnologia che il Veneto vanta  e offre a tutti appassionati. Com’è consuetudine per il corso di restauro, i docenti,  scelti tra persone altamente qualificate, che operano nel settore del motorismo d’epoca con esperienze e conoscenze pluriennali, saranno presentati  agli allievi, dal  presidente della Fondazione Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, Nino Balestra.  Il presidente del Museo  illustrerà a quanti si affacciano al mondo di restauro, le regole fondamentali di un corretto approccio a questa tecnica  laboriosa.

I docenti spiegheranno poi nel dettaglio le nozioni di base della meccanica nelle sue varie parti, valuteranno l’intervento di restauro più opportuno secondo i casi, quindi passeranno all’esame di parti staccate con spiegazioni più dettagliate.

Seguiranno lezione dedicate al restauro della carrozzeria, della pianificazione della sua procedura, delle ricerche comparative, dei concetti di lamierista o lastratore, verniciatore, ebanista e tappezziere; dal punto di vista pratico si esamineranno vari esempi anche su auto esposte al Museo.

Il corso si concluderà con una lezione dove si parlerà degli accessori,del lororipristino e/o ricostruzione, della nichelatura e cromatura, ed infine una visita ad una importante collezione privata di automobili.

A quanti parteciperanno  sarà fornito   il libro “Il Collezionista di Automobili” di Giorgio Marzolla ed un attestato semplice di partecipazione.

 

 

 

Per ulteriori  informazioni: Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, via Torino 1, 36060 Romano d’Ezzelino (VI) – tel. 0424/513746; tel. e fax 0424/513690; e-mail: info@museobonfanti.veneto.it; sito web: www.museobonfanti.veneto

Immagine: corso di restauro all’interno del Museo “Bonfanti-VIMAR”

Viaggio con Happy hour

6 settembre 2011

 

 

Dimenticata la calura estiva e l’afa soffocante, le giornate si fanno più corte con l’approssimarsi di un autunno dai colori variegati e dolci, tutti da assaporare con una gita fuori porta. I suggerimenti per simpatici itinerari non mancano da Marostica con la famosa Piazza Degli Scacchi che propone “Signori in carrozza e notturno in Castello”, ad Asolo, raffinato  borgo medievale alle pendici dei sui colli, a Bassano del Grappa con i nuovi appuntamenti per ogni week- end di settembre. Apre  “INFART”, 5 edizione (Urban art & Music Festival dal 2 al 4 settembre), seguono i vari appuntamenti di Opera estate Festival Veneto , poi  la Maratona del Brenta,  Festa delle Culture di Palazzo Bonaguro,  Mestieri in strada, il 28° Rally Internazionale Città di Bassano , per chiudere domenica 25 con la mostra mercato “Capra e Cavoli.”

A Romano d’Ezzelino,  terra del “Tiranno”,    vi suggeriamo invece una suggestiva  passeggiata fino alla Torre, citata da Dante nella Divina Commedia, o un itinerario  storico – naturalistico fino a Cima Grappa, dove è posto il Sacrario ai Caduti della Grande Guerra.  Sempre a Romano d’Ezzelino, due chilometri da Bassano, vi aspetta una tappa culturale al  Museo dell’Automobile con la  mostra “Galleria del Motorismo, Mobilità ed Ingegno Veneto”,

L’happy hour sarà quell’ora serena che il “Bonfanti-VIMAR” saprà regalare a tutti i visitatori che varcheranno la soglia del Museo. Un salto nel passato per giungere ai giorni nostri. Impossibile non uscirne inebriati: suggestive ambientazioni studiate per accompagnare il visitatore attraverso una storia dal profumo antico ma meravigliosamente attuale. Ad accogliervi “virtualmente”, in un apposita saletta a lui dedicata,  il pilota gentleman  Co.Giannino Marzotto, Presidente Onorario del “Bonfanti-VIMAR”,  con lo stesso doppiopetto con cui corse e vinse nel 1950 la prestigiosa Mille Miglia, il prototipo del telaio da lui progettato della Marzotto Sport dei primi anni ’50 , le sue coppe, il suo volante incidentato, e le sue ultime creazioni letterarie. Uomo capace di alta imprenditoria, e vasta cultura,  dedica da sempre  al Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” particolare attenzione, e le sue visite creano ogni volta  l’atmosfera per rivivere con enfasi simpatici aneddoti  di gare e di vita.  Il testimone di questa maratona espositiva, passa così di sala in sala a vari personaggi, invenzioni, primati.

La mostra è un escursus lungo quasi mille anni, che parte dall’Arsenale di Venezia che già nel 1100 costruiva le navi in catena di montaggio, al veneziano Veranzio che a fine ‘500 ideò il molleggio, alla @ (a commerciale) oggi usata miliardi di volte al giorno, ma nata nelle lettere  d’affari della Serenissima fra il ‘400 e il ‘500, per proseguire con il primo motore al mondo a benzina (Verona 1882), la prima auto costruita in Italia (Verona 1894), il primo dirigibile (Schio, 1905) e via così in un susseguirsi di scoperte, fino allo scienziato vicentino Federico Faggin, inventore nel 1975 del microchip, una minuscola e prodigiosa memoria che oggi fa funzionare il mondo: dal cancello di casa sino al satellite nello spazio.

Il “Bonfanti” vi aspetta per il vostro happy hour  e manterrà la promessa di regalavi un’ora felice, presentandovi un Veneto mai visto prima.

Bassano da scoprire sotto le stelle

21 giugno 2011

4 mercoledì d’estate per vivere la città in allegria con musiche, danze, cori e animazioni per tutti i gusti. Eccezionalmente gli esercizi commerciali aderenti, riconoscibili dalla vetrofania, saranno aperti fino a mezzanotte. Ti aspettiamo mercoledì 22 giugno, mercoledì 29 giugno, mercoledì 6 luglio e mercoledì 13 luglio

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