Contributi pubblici ricevuti nel 2019 Legge 124 /2017 Art 1 c. 125-129

24 luglio 2020

Contributi pubblici ricevuti nel 2019 Legge 124 /2017 Art 1 c. 125-129 ricevuti nel 2019Legge 124 2019048

COMUNICATO n. 7 MAGGIO 2019 – NUOVO DIRETTIVO PER IL MUSEO “BONFANTI-VIMAR

3 maggio 2019

Nei giorni scorsi l’assemblea dei Soci promotori della Fondazione Museo dell’Automobile Luigi Bonfanti ha eletto nella persona del dott. Umberto Voltolin il nuovo presidente per il triennio 2019-2020-2021, sostituendo al vertice l’uscente presidente architetto Massimo Vallotto che ha condotto la Fondazione negli ultimi quattro anni. Con quest’ultimo risultano uscenti anche la Vice Presidente Maria Pia Viaro, e Francesca Pasetti consigliere.

Per quanto riguarda l’intero nuovo direttivo, il Museo dell’Automobile ha affidato, come indicato, la conduzione ad una persona già inserita nel contesto culturale del motorismo, Umberto Voltolin, segretario e fondatore del Registro Storico Isotta Fraschini, mentre la vicepresidenza spetta a Stefano Chiminelli presidente del C.V.A.E Giannino Marzotto, consigliere storico del Museo dell’Automobile insieme a Francesco Bonfanti in rappresentanza della famiglia Bonfanti. Si aggiungono i nuovi consiglieri Mauro Valerio presidente della scuderia TEAM BASSANO, e Pietro Colonna, noto imprenditore mentre proseguono l’attività di consiglieri Miki Biasion, bicampione del mondo rally e Giovanni Dolcetta collezionista e noto imprenditore.

Il nuovo direttivo saluta e ringrazia il Presidente uscente architetto Massimo Vallotto, che non solo negli ultimi anni ma fin dal nascere del progetto Polo Museale Santa Chiara, ha affiancato i pubblici amministratori per concretizzare l’opera in corso di costruzione ubicata nel Centro Storico di Bassano del Grappa. Opera che nel suo intento progettuale vedrà l’originale sinergia tra un moderno e ricco di collezioni Museo di Storia Naturale e il Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar: natura e tecnologia a confronto in un unico e prezioso contesto.

Il direttivo rivolge un sentito ringraziamento al nostro Title Sponsor VIMAR SPA che da anni sostiene fattivamente l’attività del Museo e con il quale si auspica di proseguire nell’importante attività culturale svolta, con particolare riguardo alla valorizzazione dell’ingegno veneto del quale la VIMAR SPA è attualissimo importante esempio.

L’importante strada tracciata dai precedenti Presidenti Nino Balestra e Massimo Vallotto costituirà sicuramente un rilevante esempio per il nuovo Direttivo che conta sicuramente di portare nuove idee e nuovi apporti proseguendo le dinamiche attività istituzionali e culturali che da sempre hanno valso al Museo Bonfanti-VIMAR, qualifiche di merito anche al di là dei confini nazionali.

Consiglio Direttivo del Museo Bonfanti-Vimar 2019-2020-2021:

Umbero Voltolin – Presidente
Stefano Chiminelli – Vice Presidente
Francesco Bonfanti – Vice Presidente
Mauro Valerio – Consigliere
Miki Biasion – Consigliere
Giovanni Dolcetta – Consigliere
Piero Colonna – Consigliere

Rosanna Bontorin – Segreteria
dott Umberto Voltolin nuovo Presidente Museo Bonfanti VIMAR

AL MUSEO DELL’AUTOMOBILE “BONFANTI-VIMAR”CON UNA MARCIA IN PIU’

16 maggio 2014

 Il “Bonfanti-VIMAR” propone una speciale serata con ingresso libero. Martedì 20 Maggio 2014, alle ore 20,30  Alessio Tavecchio presenterà  Con una marcia in più”,  affiancato da  Miki Biasion che ha  anche curato l’introduzione del libro. Due campioni insieme, per spiegare, soprattutto ai giovani, la preziosità del vivere quotidiano. Alessio ha ideato il percorso educativo e formativo “Progetto VITA” (www.alessioprogettovita.it) per insegnare la prevenzione stradale e i valori dello sport nelle scuole di tutta Italia e nelle aziende. L’autore evidenzia, che per ottenere buoni risultati dalle campagne di prevenzione è  necessario agire sulla CONSAPEVOLEZZA: la nostra vera marcia in più.
Con una marcia in più Solo la consapevolezza genera il rispetto per le regole e per le altrui vite umane.  E’ un messaggio che nasce dalla strada e si estende a tutte le nostre manifestazioni umane, in ogni campo, generando un vero cambiamento sociale.
Ogni anno Alessio Tavecchio riesce a sensibilizzare più di 12.000 studenti delle scuole di  tutta Italia, raccogliendo un vasto consenso che si traduce in un numero incredibile di testimonianze, lettere ed mail,  che gli studenti e gli insegnanti gli  inviano. Da questa raccolta epistolare, che dura da dieci anni , nasce “CON UN UNA MARCIA IN PIU’, un libro  fa scoprire la voglia di andare alla ricerca di una vita migliore.Sfogliando queste pagine, il lettore viene posto come davanti a uno specchio, davanti a sè stesso, consentendogli di rivivere la propria storia, di essere più consapevole del proprio presente e di soprattutto di immaginare più positivamente il proprio futuro. Ecco perché questo modo innovativo di parlare di prevenzione stradale basato,  è stato accolto e fatto proprio oltre che dal Campione bassanese Miki Biasion, testimonial del “Bonfanti-VIMAR,  anche  da altri  campioni delle corse come, Valentino Rossi, Loris Capirossi, Michael Schumacher, Felipe Massa, Nico Rosberg che hanno anch’essi  curato una parte della prefazione al libro parlando proprio del valore della vita e della sicurezza.
E’ così che il messaggio può arrivare direttamente al cuore delle persone.Vi aspettiamo numerosi per una serata “CON UNA MARCIA IN PIU’”.

BARTOLOMEO FERRACINA IL GENIO DEL TEMPO E DELL’ACQUA

27 gennaio 2012

Bartolomeo Ferracina, nato a Solagna (VI) nel 1692 e vissuto sino al 1777, é stato un vero genio nel domare l’acqua ai suoi voleri, tanto che la Serenissima gli assegnò importanti incarichi. E’ suo il progetto di ricostruzione del Ponte Vecchio di Bassano, distrutto da una piena a metà ‘700. In quell’occasione il Ferracina, ormai noto come “il celebre ingegnere bassanese”, inventò  il battipali, una macchina mossa dalla corrente del fiume che sprigionava una forza d’urto capace in conficcare nel greto i pali delle fondamenta. Macchina che sarà usata in mille altre occasioni.

Ma il suo “hobby” (come diremo oggi) erano gli orologi, che costruì con l’aiuto dei figli Giambattista (Tita) e Maria nella sua officina nella natia Solagna. Ne realizza di splendidi, che oltre segnare le ore davano le fasi lunari, i segni dello zodiaco e mille altri congegni.

Il più noto é quello che si trova sulla torre dei Mori  in Piazza San Marco a Venezia. Il Comune di Solagna ha una bella macchina, destinata originariamente al campanile della chiesa di Santa Giustina, inattivo da un secolo ormai, che con grande sensibilità ha affidato al Museo dell’Automobile “Bonfanti-Vimar” per arricchire ulteriormente la “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto -Giannino Marzotto”, una rassegna permanente ora espressa in sintesi nella sede attuale, ma destinata ad ampliarsi di molto nella nuova sede del Polo Museale Santa Chiara, che a marzo partirà con i lavori nel centro di Bassano.

Sabato 4 febbraio, alle ore 11.00, il Sindaco di Solagna Carlo Nervo effettuerà la consegna ufficiale di questa stupenda macchina,già collocato  all’interno del Museo “Bonfanti-Vimar”.

L’invito é aperto a quanti vorranno assistere a questo importante momento.

 

Una Bernardi anche per noi

6 maggio 2011

Nel 1882 il professor Enrico Bernardi, veronese e titolare della cattedra di meccanica all’Università di Padova, brevetta il primo motore a scoppio funzionante a benzina del mondo, due mesi prima di Benz ed un anno e mezzo prima di Daimler. E’ un monocilindrico di 122 cc. poi aumentato a 258. Un po’ in ritardo rispetto a quest’ultimi, realizza nel 1894 (primavera) la prima automobile italiana. E’ una tre ruote, con il motore posteriore monocilindrico, cresciuto a 464 cc. e con potenza di tre cavalli. Dispone di tre marce e di sterzo corretto, secondo un brevetto depositato. E’ un piccolo gioiello meccanico per l’epoca, in grado di trasportare due persone alla velocità massima di 35 Km/ora. La vetturetta suscita molto interesse ed un gruppo di finanziatori patavini, in primis i conti Francesco Giusti del Giardino e Giacomo Miari che sono anche ingegneri, raccolgono una cordata che costituisce il 4 agosto del 1896 a Padova la “Miari, Giusti & C. – motore Bernardi” che poi si trasforma in “Soc. Italiana Bernardi” attiva sino al giugno 1901. In questo periodo vengono costruite circa 100 vetture a tre ruote con motore di 624 cc. e 3,5 cavalli e 50 del successivo modello a quattro ruote, risultando così la prima vera fabbrica di automobili italiana.

Sono sopravissute cinque vetture a tre ruote: la numero uno, con motore 464 cc. e potenza di 3 cavalli, è custodita presso l’Automobile Club Verona, affidata per testamento dallo stesso prof. Bernardi; la seconda con cilindrata 624 e 3,5 cavalli  è presso l’Università di Padova; altra presso il Museo Scienza e Tecnica di Milano, altra ancora presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ed infine la quinta presso il Museo Militare della Cecchignola di Roma. Vi sono poi due copie didattiche, la prima si trova al Museo Scienza e Tecnica di Chicago (USA) ; la seconda è stata appena realizzata dalla Fondazione  Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” di Bassano, replica fedele della n. 1, grazie alla disponibilità dell’Automobile Club Verona.

La sua costruzione  è stata eseguita da eccezionali artigiani che gravitano attorno al museo bassanese. Telaio e scocca sono opera dei F.lli Chiminello, abilissimi restauratori di carrozze, la parte meccanica di Gilberto Franzoso e di Antonio Berto che è anche insegnante nei corsi per restauratori, di Valter Zen e  dei F.lli Mezzalira per la ricerca di particolari originali dell’epoca, del tappezziere Renato Cicia e della Ditta Bernardo Finco Spa  che ha realizzato e donato  la speciale pelle antichizzata. I lavori sono stati eseguiti praticamente a titolo gratuito, sotto la direzione tecnica del Museo stesso. Un lavoro eccezionale che, ancora una volta dimostra la capacità degli artigiani veneti, che hanno creato una copia didattica che non poteva mancare ad un museo che punta tutto sulla nuova “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto”, un escursus su tutte le priorità di questa regione.

Iscrizioni aperte per il prossimo corso per restauratori auto e moto d’epoca, con avvio sabato 11 giugno e a seguire altri quattro sabati.

Info: Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, via Torino 1, 36060 Romano d’Ezzelino (VI) – tel. 0424/513746; tel. e fax 0424/513690; e-mail: info@museobonfanti.veneto.it; sito web: www.museobonfanti.veneto.it

Dida immagini: alcuni degli artefici dell’opera. Da sinistra Valter Zen, Franco Chiminello, Nino Balestra che ha guidato i lavori e Gilberto Franzoso.

Dettagli della vetturetta Bernardi, ricostruita come copia didattica per conto della Fondazione Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”                                          

Nel 1882 il professor Enrico Bernardi, veronese e titolare della cattedra di meccanica all’Università di Padova, brevetta il primo motore a scoppio funzionante a benzina del mondo, due mesi prima di Benz ed un anno e mezzo prima di Daimler. E’ un monocilindrico di 122 cc. poi aumentato a 258. Un po’ in ritardo rispetto a quest’ultimi, realizza nel 1894 (primavera) la prima automobile italiana. E’ una tre ruote, con il motore posteriore monocilindrico, cresciuto a 464 cc. e con potenza di tre cavalli. Dispone di tre marce e di sterzo corretto, secondo un brevetto depositato. E’ un piccolo gioiello meccanico per l’epoca, in grado di trasportare due persone alla velocità massima di 35 Km/ora. La vetturetta suscita molto interesse ed un gruppo di finanziatori patavini, in primis i conti Francesco Giusti del Giardino e Giacomo Miari che sono anche ingegneri, raccolgono una cordata che costituisce il 4 agosto del 1896 a Padova la “Miari, Giusti & C. – motore Bernardi” che poi si trasforma in “Soc. Italiana Bernardi” attiva sino al giugno 1901. In questo periodo vengono costruite circa 100 vetture a tre ruote con motore di 624 cc. e 3,5 cavalli e 50 del successivo modello a quattro ruote, risultando così la prima vera fabbrica di automobili italiana.

Sono sopravissute cinque vetture a tre ruote: la numero uno, con motore 464 cc. e potenza di 3 cavalli, è custodita presso l’Automobile Club Verona, affidata per testamento dallo stesso prof. Bernardi; la seconda con cilindrata 624 e 3,5 cavalli è presso l’Università di Padova; altra presso il Museo Scienza e Tecnica di Milano, altra ancora presso il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino ed infine la quinta presso il Museo Militare della Cecchignola di Roma. Vi sono poi due copie didattiche, la prima si trova al Museo Scienza e Tecnica di Chicago (USA) ; la seconda è stata appena realizzata dalla Fondazione Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” di Bassano, replica fedele della n. 1, grazie alla disponibilità dell’Automobile Club Verona.

La sua costruzione è stata eseguita da eccezionali artigiani che gravitano attorno al museo bassanese. Telaio e scocca sono opera dei F.lli Chiminello, abilissimi restauratori di carrozze, la parte meccanica di Gilberto Franzoso e di Antonio Berto che è anche insegnante nei corsi per restauratori, di Valter Zen e dei F.lli Mezzalira per la ricerca di particolari originali dell’epoca, del tappezziere Renato Cicia e della Ditta Bernardo Finco Spa che ha realizzato e donato la speciale pelle antichizzata. I lavori sono stati eseguiti praticamente a titolo gratuito, sotto la direzione tecnica del Museo stesso. Un lavoro eccezionale che, ancora una volta dimostra la capacità degli artigiani veneti, che hanno creato una copia didattica che non poteva mancare ad un museo che punta tutto sulla nuova “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto”, un escursus su tutte le priorità di questa regione.

Iscrizioni aperte per il prossimo corso per restauratori auto e moto d’epoca, con avvio sabato 11 giugno e a seguire altri quattro sabati.

Info: Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, via Torino 1, 36060 Romano d’Ezzelino (VI) – tel. 0424/513746; tel. e fax 0424/513690; e-mail: info@museobonfanti.veneto.it; sito web: www.museobonfanti.veneto.it

Dida immagini: alcuni degli artefici dell’opera. Da sinistra Valter Zen, Franco Chiminello, Nino Balestra che ha guidato i lavori e Gilberto Franzoso.

Dettagli della vetturetta Bernardi, ricostruita come copia didattica per conto della Fondazione Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”

Museo Bonfanti-VIMAR Galleria dell’Ingegno Veneto

5 settembre 2010

Il “Bonfanti-VIMAR” ha continuato, dal 1991 ad oggi, a rinnovarsi semestralmente con mostre tematiche sempre diverse: in totale sono state trentotto e tutte interessanti,  sempre seguite da un vasto pubblico.

Contestualmente agli allestimenti delle mostre, il “Bonfanti- VIMAR”, ha lavorato anche ad un progetto importante che punta a portare alta la bandiera del Veneto e del nostro territorio. Così, attraverso gli anni e l’impegno di una commissione interna culturale, il “Bonfanti-VIMAR” ha prima acquisito e poi  restaurato, con il contributo di molti sostenitori, di Enti ed in primis la  Regione del Veneto (contributo L.R. 05.09.1984 n° 50), un patrimonio di elementi motoristici idonei a divenire i protagonisti di una eccezionale vetrina, dedicata a tutte le priorità che la nostra Regione vanta in questo campo.

Finalmente a partire dal 2011,  il Museo dell’Automobile “Bonfanti–VIMAR” sarà  in grado di presentare una sintesi di questa straordinaria raccolta al pubblico e pertanto si ha l’esigenza e l’urgenza di ribaltare, per almeno il prossimo anno, l’usuale  modalità espositiva presentando in anteprima questo eccezionale patrimonio, evidenziandone al massimo il comune denominatore che è appunto l’appartenere alla nostra Regione, primo museo a proporre un tema tecnico regionale, ma di respiro internazionale, che sarà denominato “Galleria dell’Ingegno Veneto”.

Un progetto ambizioso  per il “Bonfanti-VIMAR” ma ancor più eccezionale strumento d’orgoglio per la Regione Veneto, e per il nostro territorio. Invenzioni, trofei, cimeli, pezzi unici di storia e di abilità motoristica e della mobilità artigianale ed imprenditoriale.

Continua intanto fino al 10 ottobre la rassegna “Auto & manifesti”, una piacevole carrellata di 30 vetture tutte interessanti sia dal punto di vista stilistico che storico dove ampio risalto è dato  alla carta stampata, da sempre strumento di creatività nell’arte e mezzo per incentivare le vendite attraverso la pubblicità.

Prosegue anche la programmazione dei corsi per restauratori di auto e moto d’epoca. Un calendario di una serie di lezioni teoriche, a partire dalla storia dell’automobile, alla meccanica, alla carrozzeria, con nozioni di rifinitura interni come tappezzeria ed ebanistica, per concludere con le normative per l’iscrizione di un veicolo al registro storico.

Le iscrizioni sono aperte e prevedono un calendario di cinque sabati consecutivi per un totale di 36 ore, a partire da sabato 25 settembre. Ci sono ancori  posti disponibili, per cui invitiamo gli interessati ad attivarsi per dare la propria adesione ai numeri di segreteria telefonando allo : 0424/513.746 o allo 0424/513.690.

Galleria dell'Ingegno Veneto- SalettaCo. Giannino Marzotto

Da leggere! Vimar e il Museo Bonfanti

12 luglio 2010

Per fare incontrare una grande azienda del settore dei componenti elettrici e della domotica ed un Museo dedicato all’automobile, sono necessarie delle forti convergenze.

Questo avviene da più di dieci anni fra Vimar di Marostica ed il Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar, ubicato alla periferia nord di Bassano del Grappa. Fra le due entità i legami sono molteplici. Esiste una vicinanza per il clima pionieristico che coinvolge i primi passi delle applicazioni elettriche e la nascita dell’automobile. Vi è anche una continua ricerca che accomuna Vimar e museo. Non va dimenticato che una giuria internazionale di giornalisti dell’automobile ha assegnato all’istituto bassanese il trofeo di miglior museo della motorizzazione nel 1999, 2000, 2001, 2004 e 2007, per la sua idea innovativa sin dalla fondazione nel 1991 di mostre tematiche a rotazione semestrale.

Ora si attende tra qualche anno il trasferimento in una nuova e prestigiosa sede nel cuore antico di Bassano.

A questo punto ancora una volta il “Bonfanti – Vimar” ha giocato una nuova carta vincente, che va oltre la consueta idea museale.

In questo nuovo e modernissimo edificio ci sarà uno spazio per le mostre tematiche, simbolo di questo museo ora adottato un po’ dovunque, ma anche una grande sezione permanente dedicata esclusivamente all’ingegno veneto nel settore della mobilità, del motorismo e della più spinta tecnologia.

Questa sezione diverrà così vetrina della genialità, del coraggio e delle capacità imprenditoriali del veneto raccontando – con cimeli e documenti a partire dal 1595 – una lunga serie di primati e conquiste a livello internazionale che si spingerà verso il futuro.

Il legame del Veneto con la tecnologia e l’innovazione è molto sentito anche da Vimar, tanto che il suo rivoluzionario brevetto dell’ormai lontano 1968 per rendere sicure le prese di corrente di casa impedendo contatti, venne ceduto gratuitamente al mercato divenendo in brevissimo tempo applicato in tutto il mondo ed ancora oggi motivo di giusto orgoglio di Vimar consapevole di aver salvato con questa innovazione molte vite umane.

Camillo Gusi, Amministratore Delegato dell’azienda di Marostica, così si è espresso in una intervista recente :“il confort, l’affidabilità, la sicurezze ed il design sono motivi che condividiamo con il mondo dell’auto. Non ci siamo calati in questo ruoto come sponsor commerciale del Museo dell’Automobile, quanto piuttosto come partner sottolineando il legame che deriva dall’appartenere alla medesima realtà geografica e culturale. La nostra partecipazione economica va vista in questa ottica.”

CIRCOLO VENETO AUTOMOTO D’EPOCA “Gigi Bonfanti” e MUSEO DELL’AUTOMOBILE “BONFANTI-VIMAR” insieme per AUTO & ARTE

2 luglio 2010

CIRCOLO VENETO AUTOMOTO D’EPOCA “Gigi Bonfanti” e MUSEO DELL’AUTOMOBILE “BONFANTI-VIMAR” insieme per AUTO & ARTE

“CITTADELLA: DAI CARRARESI AL MALATESTA” - Memorial Lino Pasquale” - 3 e 4 Luglio 2010

Giunta alla sua 11° edizione, Auto & Arte è una manifestazione unica nel panorama delle auto storiche, pensata sin dall’inizio per essere itinerante fra le più belle località d’arte del Veneto, protagoniste le più affascinanti automobili d’autore, esse stesse apice dell’espressione dell’arte moderna, vere sculture in movimento, abbinando così l’arte classica a quella attuale.

Organizzata dal Circolo Veneto Automoto d’Epoca Bonfanti di Romano d’Ezzelino, uno dei più longevi e prestigiosi club di auto storiche in Europa, in collaborazione con il Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar, e con il Patrocinio della Regione Veneto, del Comune di Cittadella, del Comune di Piazzola sul Brenta, la manifestazione si svolgerà sabato 3 e domenica 4 Luglio 2010 tra Cittadella e Piazzola Sul Brenta, con il clou nella serata di sabato quando, in un suggestivo gioco di suoni ed immagini, alle ore 21.10 inizierà la sfilata notturna delle circa 30 autovetture d’epoca di altissimo livello storico ed artistico giunte da tutt’Europa.

La manifestazione, gratuita per il pubblico, ha anche uno scopo benefico e i fondi raccolti saranno devoluti a “La Città della Speranza” di Padova, ente del quale la persona alla quale l’evento è dedicato, socio affezionato del nostro club, era fondatore.

“AUTO & MANIFESTI “ – 1 maggio / 3 ottobre 2010

1 maggio 2010

Al Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR”, convergeranno nel corso dell’estate diversi raduni motoristici, che nel contesto della mostra “Auto & Manifesti” potranno ammirare anche un’isola speciale dedicata al Centenario Alfa Romeo. Fra questi non poteva mancare proprio il raduno del Centenario Alfa Romeo, organizzato dal RIAR (Registro Italiano Alfa Romeo) che dopo la tappa di Venezia, farà una sosta al Museo bassanese.

La selezione presenta rari esemplari della produzione della Casa del Biscione e, come elemento di modernità, una MI.T0. concessa da “Gruppo Ceccato Spa” e che spicca fra esemplari più datati.

Alfa Romeo 1750 Gs Zagato Spider sport del ‘31, 1750 GTC Coupè Touring del 1933, 2500 SS Cabriolet Pininfarina del 1949, 1900 Super berlina del 1955 e Duetto Spider del 1966, sono le protagoniste di questa selezione interamente dedicata alla Marca e ai relativi manifesti provenienti da Alfa Romeo Automobilismo Storico Centro di Documentazione di Arese.

L’eleganza indiscussa e la morbidezza delle forme, le linee sinuose dei parafanghi della 2500 SS (Super Sport) presente al “Bonfanti-VIMAR” rievocano immediatamente l’inconfondibile design Pininfarina. Lo stesso modello fu vestito da diversi carrozzieri, che resero rendendo questa vettura l’auto italiana più lussuosa dell’epoca.

Le vetture primeggiano per design e stile mentre i relativi manifesti rievocano movimenti d’arte quali futurismo ed impressionismo, con grandi firme quali Dudovich, Codognato, Sironi, ecc. Un’insieme di arte e auto, che si fondono perfettamente in una storia lunga ormai più di un secolo, quello che ha cambiato il mondo.

Conferenza Registro Fiat Italiano: Fiat Panda, un lampo di genio

10 marzo 2010

Mentre prosegue la mostra “Carioche e trattori” fino al 5 aprile, il Museo dell’Automobile “Bonfanti-VIMAR” accoglie il Registro Fiat Italiano per una interessante conferenza
Chi ricorda quando la Fiat lanciò la Panda? Sono passati ormai (già) 30 anni da quel Febbraio del 1980. Ora che la vettura può essere riconosciuta storica a tutti gli effetti, il Registro Fiat Italiano, in collaborazione con il Museo dell’Automobile Bonfanti-Vimar di Romano di Ezzelino, organizza una conferenza presso i locali del Museo, sabato 13 marzo alle ore 10,30.
Interessante soprattutto nelle versioni dei primi anni, è stata forse un po’ “banalizzata” dalle modifiche (72 evoluzioni) attuate nel corso della produzione che è durata per più di 20 anni, fino al 5 Settembre 2002. Quante vetture possono vantare un simile primato? Maggiolino, R 4, 2CV, Porsche 911…e poi? Proseguite pure voi, di certo non vi servirà un secondo foglio.
Il relatore, l’ing. Dario Mella, non si limiterà ad una semplice elencazione di versioni o di superficiali caratteristiche tecniche che tutti più o meno possiamo già conoscere. Metterà in risalto il nuovo concetto di utilitaria individuato da Fiat e creato da Giorgetto Giugiaro che ne fu l’autore, tanto più importante in un momento di congiuntura come quello vissuto dall’industria italiana nella seconda metà degli anni ’80.
Punti centrali della conferenza saranno infatti le condizioni socio/economiche degli anni ’80, i conseguenti input che hanno indirizzato la progettazione, e quindi la filosofia tecnica e costruttiva sulla quale è stata prima disegnata, quindi deliberata ed infine messa in produzione la nostra Panda.
Come già avvenuto in occasione dell’analoga conferenza sulla Fiat Ritmo, la vettura verrà dunque presentata sotto una luce alla quale solitamente non siamo preparati: un “lampo di genio” che, proprio perché vero “pezzo di bravura”, fa parte della nostra più indifferente realtà di automobile quotidiana.
L’incontro, aperto a tutti gli appassionati che potranno liberamente accedere alla sala, verrà registrato su di un DVD che sarà poi reso disponibile a chi ne farà richiesta.

Iniziative