AUTOMOBILI MADE IN ITALY

18-11-2007 / 24-03-2008

IN ITALIA NASCE L’AUTOMOBILE

La prima automobile a circolare in Italia fu la Peugeot del signor Gaetano Rossi di Piovene Rocchette (VI), che la ordinò nell’agosto del 1892 e la ricevette via ferrovia il 2 gennaio del 1893. L’anno dopo a Verona il conte Enrico Bernardi si decise a montare un suo motore potenziato (che dava ottimi risultati da più di dieci anni) su un telaio appositamente studiato a tre ruote. Nel ’95 nacque la quattro ruote costruita dall’artigiano Carlo Menon di Roncade (TV) e quella dell’industriale-inventore torinese Michele Lanza.

Nel 1896 venne costituita a Padova la Miari, Giusti & C. per la costruzione in serie delle vetture Bernardi, decretando così la nascita della prima vera fabbrica di automobili in Italia.

Nel 1899 fu fondata la FIAT e nacquero fabbriche più o meno industriali a decine.

Ormai l’automobile all’inizio del ‘900 aveva conquistato il mondo, con una progressione inarrestabile che ha portato oggi a superare nei maggiori Paesi industrializzati come l’Italia, il rapporto di più di una vettura ogni due abitanti.

Allo scoppio del secondo conflitto nel 1940, in Italia operavano soltanto la Fiat, Lancia, Alfa Romeo e la piccola Maserati.

Finita la guerra, a partire dal 1946, fiorirono nuove speranze e nuove illusioni. Il primo nome che suscitò clamore fu la Cisitalia. Una vettura bellissima che vinceva le corse, alla quale si pronosticava un avvenire luminoso ma che franò invece nel giro di pochi anni. Così fu per la meteora Volpe, una vetturetta che non andò oltre lo stadio di pochi prototipi, come per l’interessante Cemsa-Caproni o la imponente Isotta Fraschini che tentò il rilancio con la Monterosa.

A piccoli passi iniziò invece in quegli anni l’attività Enzo Ferrari che in breve tempo seppe innalzare la marca ai vertici mondiali.

Gli anni ‘50/60 portarono ancora l’Abarth, la ATS, ISO, ASA, De Tomaso, ma sopravviverà crescendo solo la Lamborghini.

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