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6 maggio 2010

AUTO & MANIFESTI è il tema della nuova mostra proposta dal Museo dell’Automobile “Bonfanti-Vimar” di Romano d’Ezzelino (VI) dal 1° maggio al 3 ottobre 2010.


Auto & Manifesti: vetture esposte

30 aprile 2010

Una mostra unica, che abbina l’arte del manifesto del periodo d’oro (1890/1940) al costume, auto ed accessori in un periodo di enorme trasformazione sociale. Manfiesti, depliants, pubblicità dell’ epoca, oggettistica, accessori d’uso per tappezzeria e rivestimenti d’auto, incorniciano questa imperdibile rassegna. Tra le prestigiose vetture spiccano l’ epica Aston Martin DB5   di 007  con James Bond, una De Lorean DMC 12 di“Ritorno al futuro” e una Volkswagen Herbie, del “Maggiolino tutto matto” protagoniste di film mitici. Il “Bonfanti-VIMAR” dedica anche uno speciale angolo al Centenario Alfa Romeo, proponendo rari esemplari della produzione della Casa del Biscione. Mentre un fiammeggiante MI.T0, concessa da “Gruppo Ceccato Spa” spicca come elemento di modernità. In una vetrina a sé, compaiono due eccezionali grammofoni fine ottocento/primi 900, provenienti dalla ricca collezione del trevigiano Angelo Sernagiotto. Colori, note musicali, carrozzerie dalle forme armoniose tutte insieme per una sinfonia d’autore,: “Auto e manifesti”, tutta da vedere.

ELENCO VETTURE E MOTO ESPOSTE
VETTURETTA BERNARDI 1894
FIAT 510S TORPEDO SPORT 1922
ISOTTA FRASCHINI “8 torpedo” 1923
FIAT 509 SPIDER 1926
AMILCAR GS SILURO SPORT 1926
CEIRANO 150S TORPEDO 1928
LANCIA LAMBDA TORPEDO 1928
FIAT BALILLA 4 MARCE BERLINA 1934
MERCEDES 170V CABRIOLET 1936
STANGUELLINI 750 SPORT 1952
FIAT 1900 BERLINA 1952
ISO ISETTA 1953
LANCIA AURELIA GT B20 1955
VOLKSWAGEN MAGGIOLINO “Herbie” 1961
FIAT 2100 STATION WAGON 1962
ASTON MARTIN DB5 1965
DE LOREAN DMC 12 1972
TRABANT S.W. P 601 1975
LANCIA DELTA INTEGRALE 16 VALVOLE 1988
GRUPPO CENTENARIO ALFA ROMEO:
ALFA ROMEO 1750 GS ZAGATO SPIDER SPORT 1931
ALFA ROMEO 1750 GTC COUPE’ TOURING 1933
ALFA ROMEO 2500 SS CABR. PININ FARINA 1949
ALFA ROMEO 1900 SUPER BERLINA 1955
ALFA ROMEO DUETTO SPIDER 1966
ALFA ROMEO MI.TO 2010
MOTO
LAVERDA 100 1950
FRERA 350 SK 1923
PIAGGIO VESPA 125 1946
SIATA – DUCATI CUCCIOLO 1947
GUZZI – GUZZINO 65 1947

Immagine: Lancia Lambda 1922/31

AUTO E MANIFESTI Depliant e carta stampata

29 aprile 2010

Dal 1 maggio 2010 al 3 ottobre 2010

E’ da metà Ottocento con l’inizio della rivoluzione industriale, che nasce automaticamente l’esigenza di spingere la vendita reclamizzando il prodotto. Compaiono così le prime ingenue e graficamente balbettanti pubblicità su giornali e riviste, seguite dopo poco dai manifesti, sempre grandi, colorati, affissi ai muri di paesi e città. In breve il manifesto, spesso opera di veri artisti, diviene strumento indispensabile per affermare sui mercati qualunque specialità, sia essa un profumo, un grammofono, una qualche lozione miracolosa, un liquore, un lume a petrolio, una bicicletta, una località turistica. L’automobile compare nell’ultimo decennio del 1800 e subito diviene protagonista del manifesto. Ne sono prodotti di bellissimi, realizzati da grandi firme. Sono di auto, ma anche di pneumatici, benzine, moto, batterie, fari, olii, accessori e così via.

L’ auto é un prodotto di élite, molto costoso e riservato ad un ristretto gruppo di persone abbienti. Nessun costruttore lesina perciò nel reclamizzare le doti della propria vettura, mentre gli artisti, mossi dal sacro fuoco del nuovo che avanza, trovano nell’automobile e nella velocità gli elementi perfetti del futurismo.

Infatti una spinta fortissima ai contenuti ed alla veste grafica dei manifesti viene dalla nascita dell’automobile, che libera improvvisamente l’individuo da tempi ed itinerari obbligati del trasporto collettivo offerto dal treno.

Nel manifesto si fa presto strada il fascino della velocità con soluzioni capaci di suggerire immediatamente la sensazione del movimento. I contorni si dissolvono ed anche le scritte si deformano per effetto della velocità.

Gli artisti ora non possono più indulgere su scene idilliache, ma devono comunicare fulmineamente, tralasciando i dettagli e concentrando in un solo istante i tempi della messa in scena.

Il manifesto diviene così elemento propulsore della grandiosa e contrastata vicenda del progresso.

L’imperativo dell’artista che accetta di lavorare in questo settore deve essere l’educazione del gusto estetico delle masse e, vista la sua immediata accessibilità, il manifesto assume la funzione del più efficiente ed efficace strumento di divulgazione artistica.

Secondo i fautori dell’Art Nouveau esso “diffonde e rende più popolari i principi dell’arte moderna”.

Anche il cinema contribuisce in un secondo tempo a fare dell’auto e della moto a volte quasi la protagonista della pellicola, od almeno il perno attorno al quale gira la storia che viene raccontata. Non serve citare la Vespa di Vacanze romane, oppure la Lancia Aurelia spider de Il sorpasso, le Aston Martin dei vari James Bond, la Herbie di Un maggiolino tutto matto, la De Lorean di Ritorno al futuro, e mille altri.

L’epopea del manifesto termina praticamente far il 1960 ed il 1970, soppiantato dalla televisione prima e poi da altre forme ancora più tecnologiche di comunicazione – nel frattempo divenuta scienza – lasciando però il rimpianto e quasi il profumo di un mondo che sta sparendo, ma fortunatamente non ancora del tutto.

Si distinsero nell’epoca d’oro di questo fenomeno (1900/1940 circa) grandi artisti quali il milanese Osvaldo Ballerio, il bolognese Luigi Bompard, il veronese Plinio Codognato, i triestini Marcello Dudovich e Leopoldo Metlicovitz, il trentino Fortunato De Pero, il livornese Leonetto Cappiello, il torinese Giovanni Carpanetto, il trevigiano Alberto Martini, l’emiliano Marcello Nizzoli.

In epoche più vicine a noi non si può dimenticare le incursioni nel settore di Mario Sironi ed al giorno d’oggi le opere spesso provocatorie di Oliviero Toscani.

Auto & Manifesti é così la numero 39 di una serie unica ed ininterrotta di mostre con temi sempre diversi, alla ricerca costante di soggetti ed abbinamenti stimolanti e inesplorati, che in ormai quasi vent’anni ha fatto sfilare nelle sale del nostro Museo oltre 2000 automobili grandi e piccole, antiche e moderne, più di 400 motociclette, ma anche aerei, camion, trattori, blindati militari ed altro ancora, in una sequenza unica, che spesso si tenta invano di copiare.

Nino Balestra

Auto e manifesti