LE INVENZIONI DEL BARONE FERDINANDO BRUSCH DI NEUBERG AL “BONFANTI-VIMAR”

 

 BRUSCH 50×70Il trevigiano  barone Brusch e’ stato un geniale inventore, la cui preoccupazione era di rendere l’uso dell’automobile – che ancora negli anni 1920/1930 dava qualche noia – piu’ semplice e meno complicato.

Uno dei piu’ frequenti inconvenienti dell’epoca erano le forature, sia per le condizioni delle strade spesso non ancora asfaltate, sia per la scarsa qualità dei pneumatici.

Ecco allora Ferdinando Brush ideare, costruire e brevettare un sistema di sollevatori idraulici collegati a ciascuna ruota, cosi’ che grazie ad una pompa messa in pressione dal funzionamento stesso del motore si poteva sollevare la ruota desiderata semplicemente premendo un bottone, trovando così la ruota danneggiata pronta per essere sostituita, senza doversi sporcare con il terriccio delle strade dell’epoca, dove si era costretti ad inginocchiarsi per collocare il crik.

Ora questo sistema a comando idraulico è generalizzato nei veicoli per i grandi raid, tipo la Parigi-Dakar, proprio per agevolare piloti e meccanici che spesso si trovano costretti alla sostituzione di ruote nei terreni più disagiati.

Altra seccatura era rappresentata dalla ruota di scorta collocata sempre all’esterno della vettura. Ecco allora un gallettone che si poteva svitare solamente con un apposita chiave. Un sistemo antifurto pratico e semplice, la cui applicazione fungeva subito da deterrente per i malintenzionati.

Infine la desiderata aerazione  all’interno di una berlina – non esisteva ovviamente l’aria condizionata – si poteva modulare sia con la parziale apertura dei finestrini, ma anche ruotando una manopola sul cruscotto che comandava a distanza l’apertura parziale del vetro posteriore. Tutto brevettato e tutto esposto nella sede attuale del “Bonfanti-VIMAR”all’interno della mostra “Galleria del Motorismo, Mobilità e Ingegno Veneto – Giannino Marzotto”, sintesi di quello che sarà – ampliata dieci volte di più – questa originale rassegna nella futura e prestigiosa sede nel cuore di Bassano che esalta tutte le priorità, grandi e piccole, che il Veneto può vantare sin dall’alba dell’automobile.

 

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